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MAY TREANOR - GRANDISSIMA intuisce..-SWATCH WORLD CHAMPIONSHIP in ROME.- Enlarge and F11


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18 GIUGNO-

Il comunicato della FIPAV mi fa sorridere. (Ci sono dentro solo da 1967).E cosa altro potrebbero dire?Piu' concrete sono le due ragazze che sanno qual'e' esattamente ora il loro valore ed apprezzo molto piu' il loro discorso autocritico e teso a migliorarsi nel futuro che parole e parole.

Sono un tecnico , ed ho fatto le mie belle esperienze sul campo non dietro le scrivanie e guardo le cose NON da politico.Una volta incoraggiato,

l'atleta, DEVE RIFLETTERE ED OSSERVARE...

LA MAY -TREANOR, PRATICAMENTE CON UNA GAMBA SOLA, reduce da dolori al tendine d'Achille e, problemi al ginocchio, sa gia' prima di lei che la giovane cinese finta la diagonale e si girera' e sta muovendosi verso la difesa, che raccattera' tra un attimo...

E' una vera e propria scovazzera diciamo in gergo da noi , una pattumiera vivente e tira su tutto.(E' un modo gergale, nessuna connotazione offensiva...)

Ha poi una direrzionalita' -anche ad un braccio solo in difesa -che mostra anni ed anni di praticantato.

Oggi hanno sconfitto le cinesi pur avendo sulle spalle un fardello come quello con Kessy-Ross e non le due giovani e brave azzurre.

Ma tra bravi e campioni ce ne corre.

Oggi si sono visti i campioni e chi mi ha ancora impressionato piu' del duo LARISSA -FELISBERTA DA SILVA che conosco a fondo, e' stato ALLISON e MANUEL, ma specialmente il muro impressionante di ALLISON.

Lo sport e' in certi settori ancora una zona franca dai testimonial, dai conflitti d'interesse, dalle cazzate.

Lo sport per chi lo vive da decenni e ne ha fatto una ragione non conosce ne buonismo, ne politically correct ne' un cacchio di parlato.

Giochi e se vinci hai vinto, se perdi saluti con rispetto e te ne vai a casa.

Bravi ma noni e' una cosa, farsi una finale mondiale e' tutt'altro.

Bisogna metterci anni di lavoro per poi forse non arrivarci mai.

Ma tentare e' l'essenza.

Questo io penso e questo scrivo liberamente da tutto e da tutti.

Non sono sicuramente adatto a scrivere su una testata ma il mio mestiere lo conosco almeno discretamente ed ai miei atleti ho sempre insegnato che per prima cosa se perdono debbono salutare gli avversai, dargli la mano, complimentarsi e tornare a casa in silenzio per impegnarsi di piu' in futuro.

Chiacchierare ore sull'ipotetico e' consolatorio ma non serve un emerito....nulla:)

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